Blog Cortometraggi indipendenti a budget zero: la mia esperienza.

Il mio primo film da regista emergente: la storia di Black Sabbato.

Black Sabbato regista emergente cortometraggio indipendente

Da attore a regista emergente: la mia storia.

Si può scrivere e girare un musical in due giorni?

Oggi sono un regista emergente ma non è sempre stato così.

Tutto ebbe inizio quando, nel 2022, dopo l’ennesima proposta di fare l’attore per in 48 Hour Film Project istintivamente e senza averci minimamente riflettuto su ho risposto: “quest’anno voglio fare il regista e non l’attore!”. La produttrice che mi aveva cercato alle prime mi disse che potevo scordarmelo, poi però barattai il ruolo di regista con la promessa di trovare un bravo direttore della fotografia, che era l’unico ruolo che mancava alla loro squadra. 

Trovo il DoP dicendogli che avevo una squadra pronta e che avremmo fatto il 48h insieme, ma poi qualcosa va storto: la produttrice mi pianta in asso per problemi personali e si porta con se tutta la sua squadra.

Ora mi trovo solo con un DoP a cui per giunta ho detto che ho una squadra! Non mi perdo d’animo e comincio a fare qualche telefonata agli amici registi, che a loro volta mi passano qualche contatto, che si trasforma in membro della mia troupe e di lì a poco mi ritrovo una squadra di 25 persone e 10 attori! Niente male come debutto!

Cos’è il 48 Hour Film Project?

Per chi non lo sapesse il 48h è un contest con regole molto precise: si deve scrivere, girare, montare e consegnare un cortometraggio in 48 ore. Ci sono 3 elementi obbligatori uguali per ogni squadra che devono essere nel corto (un oggetto, una linea di testo e un personaggio), il genere invece viene estratto per ogni squadra la sera del kick off, e cioè all’inizio delle 48h.

La cosa incredibile è che abbiamo dovuto fare un musical, e alla fine dopo dopo aver scritto il corto di notte e tutte le canzoni che lo componevano, dopo aver sudato e girato per 20 ore no-stop in 3 diverse location, abbiamo consegnato una ciofeca. 

Eh sì perché purtroppo l’inesperienza mi ha portato a non cronometrare le scene che man mano giravo, quindi al montaggio mi sono ritrovato un film da 13 minuti, quando il tempo limite per ogni corto da regolamento è 7 minuti!

E’ stata dura tagliare una sacco di scene e consegnare un film che era in pratica il trailer di quel che avevamo girato. 

Ma dagli errori si impara, e poi comunque lo abbiamo rimontato in versione lunga e ora è fruibile a chiunque lo voglia vedere, lo trovi in fondo a questa pagina, mentre se vuoi veder anche gli altri corti che ho fatto, li trovi qui.

Il risultato: un musical indipendente. 

Black Sabbato è una commedia musicale. 

La storia è quella di un futuro prossimo in cui il mondo si divide in Metallari e Musical Lovers, cioè gli amati del musical. I Metallari attaccano i Musical Lovers rubando ciò che considerano il sacro graal del Musical: la prima pietra del Teatro Sistina di Roma, il tempio del musical italiano.  Da lì la vicenda si snoda con il tentativo dei Musical Lovers di riprenderla infiltrando uno dei loro tra i Metallari, ma le differenze sono enormi: ce la faranno? 

Scena di Black Sabbato, cortometraggio diretto da Lorenzo Marte

I problemi del cinema indipendente no-budget

Abbiamo girato Black Sabbato in una giorno e una notte usando come location la casa di una sceneggiatrice e una sala prove (Eckosound) come tana dei Metallari. 

La prima difficoltà è stata che, per rendere credibile il tutto, soprattutto il finale, avevamo bisogno di molta gente a riempire le fila delle due fazioni nemiche. Ovviamente non avevamo tutti gli attori o comparse necessari, quindi abbiamo usato parte della troupe come cast. Infatti molti hanno il doppio ruolo. 

Ma anche lì non bastava. Allora la soluzione è stata quella di usare gli stessi attori (tranne i protagonisti) per fare entrambe le fazioni semplicemente cambiandoli d’abito. 

L’escamotage funziona, e nonostante la fatica di organizzare le ultime riprese alle 2 di notte, dopo 20 ore di fila di set, siamo riusciti a chiudere il film senza tralasciare niente di importante. 

Regista emergente –  Drone fetente

Altra cosa assurda è che avevo un dronista che era venuto apposta solo per la scena finale (post credits) che avevo immaginato come un carrello all’indietro molto lungo, perfetto per il drone, che si sarebbe allontanato dal protagonista lasciandolo solo a ballare in casa mentre noi avremmo visto l’immensità della città.

 Purtroppo il drone quella sera non ne ha voluto sapere di volare, quindi ci siamo inventati un carrello all’indietro sul terrazzo, con la macchina da presa che alla fine sporgeva fuori dal balcone e il mio DoP (Xiao Duan) che sudava freddo con la paura che la sua macchina potesse cadere. 

Alla fine però abbiamo ricreato in piccolo l’effetto che avevo immaginato per la scena e ce la siamo portata a casa. 

Black Sabbato è stato una maratona contro il tempo ma anche la dimostrazione di come un gruppo di persone volenterose possono fare una cosa che sulla carta, vi giuro, è impossibile: scrivere e girare un musical di 13 minuti in 20 ore.

Il mio primo cortometraggio indipendente: Black Sabbato

Eccolo qua, guardalo e dimmi che ne pensi.

I ragazzi di Cine O’Rama hanno visto il film e hanno fatto questa bella recensione che ti invito a leggere se sei curioso/a. La trovi qui.

Che consigli darei ad un regista emergente?

Essendo io stesso un regista emergente di consigli ne devo ancora ricevere più che darne, ma nella mia piccola esperienza ho capito che se sei come me, quindi una persona che impara più sul campo che in un’aula, allora se vuoi iniziare la tua carriera da regista, ti devi buttare

Sicuramente frequentare scuole di alta formazione è un’ottimo inizio. Lì avrai a disposizione strumentazione e consigli per intraprendere la tua carriera, ma se sei già grandicello (come me) e non sei proprio a digiuno di cinema (io ho una carriera ventennale da attore alle spalle), allora puoi anche provare e vedere che succede. 

Backstage di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte

48 Hour Film Project: il banco di prova di ogni regista emergente!

Il 48 Hour Film Project è il posto migliore per provarci, perché è circoscritto ad un solo weekend, quindi qualunque cosa succeda durerà massimo 48h. Devi avere i nervi saldi, molta fantasia, capacità di adattamento e devi saper scegliere le persone giuste. 

Essendo un contest molto famoso e rinomato, non è difficile trovare una troupe e degli attori che vogliano parteciparvi.

Cinemadamare: un’estate di film autoprodotti.

L’altro posto che ti consiglio è Cinemadamare: un raduno itinerante di filmmakers internazionali gratuito che si svolge da più di vent’anni in giro per l’Italia durante i 3 mesi estivi. Si può partecipare per un minimo di 3 settimane fino a tutta l’estate, e non c’è limite ai ruoli che si possono ricoprire. Ogni settimana potresti provare un ruolo diverso e scoprire che magari, come assistente alla regia sei ancora meglio! provarci

scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte
scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte

I miei 5 migliori consigli per chi vuole diventare un regista indipendente

Prendili come i consigli di un fratello maggiore (quale io sono). Lungi da me dal volermi mettere sul piedistallo, ma se sei un regista emergente in cerca di qualche dritta per iniziare ti direi queste cinque cosette qui.

1 – SII L’ANELLO DEBOLE DELLA CATENA:

Circondati di persone più brave di te e ascolta i loro consigli. Ricorda che non tutti possono avere buone idee ma una buona idea può arrivare da chiunque. Ascolta tutti ma poi decidi con la tua testa, il regista sei tu.

2 – NON SOTTOVALUTARE L’ISTINTO:

Se c’è ci sarà un motivo! Troppe volte mi è capitato di voler razionalizzare una decisione che sentivo sbagliata, e alla fine si è rivelata sbagliata. Se una cosa non ti risuona, se senti una resistenza da dentro, forse è l’istinto che cerca di dirti qualcosa. Ascoltalo! Dopotutto la nostra ragione si basa sull’educazione e le esperienze che abbiamo imparato da quando siamo in vita: l’istinto è nel nostro DNA e sono milioni di anni che lo addestriamo! Secondo me ne sa sempre di più!

3 – SE HAI L’ANSIA TIENILA PER TE. 

Spesso ho visto saltare set proprio perché i registi non sanno gestire la propria ansia. Ogni volta che c’è una scadenza ci sarà ansia. Ci sono talmente tante cose che possono andare male e quando sei a capo di una troupe ti senti la responsabilità anche per gli altri.
E’ normale avere l’ansia, non è giusto però scaricarla sugli altri. Io cerco di fare meditazione prima di un set, in modo da ripulire la mia ansia e calmare il mio cuore.
Quando sono tranquillo riesco a risolvere ogni problema con più facilità, il clima sul set è più rilassato e tutti lavorano meglio.
Tutto parte da me. Se non gestisco io la mia ansia (e spesso anche quella degli altri) va tutto a rotoli tipo effetto domino.

4 – NON AVER PAURA DI SPORCARTI LE MANI.

Mentre giri un film succedono tante cose, cambiano i piani all’improvviso e bisogna adattarsi.
Questo non vuol dire però rinunciare a ciò che avevi in mente.
Spesso mi è capitato di trovarmi in situazioni in cui il bar che ci aveva dato l’ok per girare invece era chiuso, e allora che fai?  Cerchi subito un altro bar, che spesso si rivelerà meglio del bar che avevi scelto.
La paura del rifiuto mi ha fatto stare zitto tante volte in cui avrei dovuto chiedere. Non avere paura di chiedere e non avere paura del rifiuto. Sei un regista emergente, hai bisogno di portare a casa le riprese, costi quel che costi, anche se devi metterti a fare il fonico, il produttore, il segretario di edizione, la comparsa o il montatore. Non essere spocchioso e divertiti.

5 – IMPARA A SCRIVERE

Se hai delle belle sceneggiature con storie appassionanti e hai il carisma e la capacità di saperle raccontare alla gente, allora sei già a buon punto. A volte la gente seguirà te, a volte la tua storia. Avere una buona storia è sempre un bel lasciapassare. Se non sai scrivere trova qualcuno che lo faccia al posto tuo e mi raccomando, usa la giusta impaginazione per le tue sceneggiature, niente Word o OpenOffice: serve un programma di scrittura di sceneggiature. Online ce ne sono molti come Celtix o quello che uso io Fade In.

scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte
scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte

Alla fine voglio lasciarti con la speranza che tu possa fare un buon lavoro, Dio sa se il cinema italiano ha bisogno di gente in gamba che fa questo lavoro con passione, dedizione e per lasciare qualcosa agli spettatori. 

Chissà che un giorno non riusciremo a collaborare. Intanto scrivimi, fammi domande, rompimi le scatole, criticami, tanto ho capito che se non fai così non ti viene a cercare nessuno. 

Vuoi collaborare? contattami Il prossimo progetto potrebbe essere il “NOSTRO” progetto! 

Vuoi saperne di più su Black Sabbato o scoprire i miei prossimi progetti? 

Seguimi sui social per sapere le mie prossime mosse.

Come mi disse una volta Alessandro Bergonzoni: “ci si incontra e si realizza!“. E io ci credo.

In bocca al lupo,

L.

Lorenzo Marte regista sul set

Tutte le foto sono di Gilmo Costanzo

Tag: Cinema indipendente, Regia cinematografica, Film italiani, Thriller italiano, Black Sabbato, Dietro le quinte, Produzione film, Primo film da regista, Set cinematografico, Storie di registi, Nuovi talenti del cinema, Festival del cinema, Cinema emergente, Roma cinema, Registi italiani, Produzione film a Roma, regista emergente, storytelling.

scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte
scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte
scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte
scena di Black Sabbato, cortometraggio indipendente diretto da Lorenzo Marte

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